COCCO
Sotto il sole dei tropici, tra palme che si specchiano nell’oceano e frutti che maturano lentamente al caldo, il cocco è da sempre simbolo di vita e risorse preziose. Da secoli, questo frutto viene utilizzato per nutrire, idratare e sostenere le comunità locali. Ma ciò che un tempo rimaneva inutilizzato, come gusci, fibre e residui della lavorazione alimentare, oggi diventa protagonista di una rivoluzione sostenibile: la coconut skin.
Questa innovazione prende forma grazie da due realtà diverse, che hanno scelto strade distinte per trasformare gli scarti del cocco in un materiale nuovo. La prima nasce in India, dove una giovane startup ha sviluppato un processo sorprendente: l’acqua residua della lavorazione dei cocchi, normalmente scartata, viene raccolta e utilizzata per coltivare cellulosa batterica. Dopo un’attenta fermentazione naturale, la cellulosa viene arricchita con fibre vegetali come canapa, sisal o banana, creando un materiale 100% biodegradabile e completamente privo di plastica. Per completare il processo, anche i coloranti utilizzati sono plant-based: derivano da fonti naturali e non contengono sostanze chimiche nocive, mantenendo la coerenza con una filiera pulita e sostenibile.
È proprio questa tecnologia che viene scelta da IKON, il brand svedese presente nel nostro negozio, che utilizza il materiale sviluppato in India per le proprie borse vegane e accessori sostenibili. Un connubio perfetto tra design nordico e innovazione tropicale, che dimostra come la moda possa unire culture e territori lontani attraverso la sostenibilità.
Per essere impiegato nella realizzazione di borse e accessori, questo materiale puro viene successivamente combinato con materiali di supporto (come ad esempio PU), così da garantirne la resistenza, struttura e durabilità nel tempo. In questo modo, l’anima sostenibile del prodotto viene preservata, ma con la solidità necessaria per affrontare l’uso quotidiano.
Accanto a questa realtà indiana, esiste un secondo percorso che sfrutta la fibra estratta dalla lolla del cocco, la parte più esterna del guscio. Qui, le fibre vengono lavate, pressate e lavorate con leganti bio-based, fino a creare un materiale resistente, versatile e idrorepellente, ideale per accessori di lunga durata.
Entrambe le soluzioni condividono un’unica filosofia: trasformare uno scarto in una risorsa e dare vita a materiali vegani, cruelty-free e sostenibili. I brand possono scegliere quale approccio adottare in base al design e alla performance desiderata, ma il cuore rimane lo stesso: ridurre gli sprechi e creare bellezza a partire dalla natura.
Con la coconut skin, il cocco smette di essere solo un frutto tropicale e diventa il simbolo di un futuro più consapevole, in cui innovazione, eleganza e rispetto per l’ambiente si fondono in un’unica visione.